Centri di conservazione
Università degli Studi di Milano
Centro Avicolo per la Conservazione di Risorse Genetiche Locali
Presso l’Università di Milano è attivo il Centro Avicolo per la Conservazione di Risorse Genetiche Locali che è stato riconosciuto dall’Associazione Italiana Allevatori e dal MIPAAFT come centro di riferimento per le razze avicole autoctone nel 2016 ed è iscritto al Libro Genealogico delle razze avicole autoctone, istituito nel 2014 (D.M. n. 19536 del 01/10/2014), come allevamento nucleo o di selezione, avendo i requisiti richiesti come previsto dagli artt. 10 e 12 del relativo Disciplinare.
Il Centro Avicolo svolge una attività di conservazione in situ delle razze lombarde di pollo e tacchino. Le razze conservate sono: Mericanel della Brianza e Milanino, per la specie Gallus gallus, e Brianzolo e Nero d’Italia, per la specie Meleagris gallopavo. Inoltre, dal 2022 è programmata la conservazione della razza di pollo Modenese. L’attività principale è l’allevamento a ciclo chiuso di piccole popolazioni, con particolare attenzione alla gestione riproduttiva per mantenere biodiversità e controllare la consanguineità. Inoltre, il Centro Avicolo promuove la diffusione sul territorio delle razze autoctone a scopo zootecnico mediante la disponibilità di pulcini per le aziende agricole lombarde.
Il Centro Avicolo per la Conservazione di Risorse Genetiche Locali è ospitato nell’Edificio C – Zoocolture del Centro Zootecnico Didattico Sperimentale (CZDS, www.czds.unimi.it). L’Edificio è dotato di diversi locali dedicati all’avicoltura: 6 locali per l’allevamento a terra, un locale attrezzato con gabbie modificate per galline ovaiole in ovodeposizione, un locale attrezzato con gabbie singole per galli riproduttori, 3 locali dedicati all’incubazione artificiale, alcuni locali di servizio (ufficio, laboratorio, magazzino, spogliatoi). Tutti i locali di allevamento sono di tipo chiuso ad ambiente controllato. In ogni locale per l’allevamento a terra sono presenti 6 recinti (3×2 m) che possono essere attrezzati per diverse fasi fisiologiche: svezzamento, crescita, riproduzione.
Il CZDS, inaugurato il 6 ottobre 2008, fa parte del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali (DiVAS), situato presso il Polo Universitario Veterinario di UniMI a Lodi. Oltre all’Edificio C dedicato a volatili, conigli e pesci, il CZDS comprende diverse strutture dedicate all’allevamento di bovini (da latte e da carne), suini e api. Il CZDS ospita attività didattiche, sostiene lo sviluppo di programmi di ricerca scientifica e prove sperimentali di ricerca commissionata, oltre ad attività di terza missione.
Guarda le immagini del Centro Avicolo per la Conservazione di Risorse Genetiche Locali.
Università degli Studi di Firenze
Allevamenti Sperimentali
Gli Allevamenti Sperimentali dell’Università degli Studi di Firenze sono in vita da quasi cento anni. Già negli anni Trenta, il prof. Giuliani utilizzò le stalle sperimentali dell’allora Istituto di Zootecnia di Firenze per effettuare numerose ed importanti prove sulla specie suina e bovina. Nel dopoguerra gli stabulari delle Cascine ospitarono varie razze bovine rustiche per realizzare incroci e studi di nutrizione ed alimentazione. Fin dagli anni ottanta viene portata avanti selezione, conservazione e distribuzione sul territorio di riproduttori di avicoli appartenenti a razze o popolazioni toscane autoctone. Presso queste strutture si effettuano anche prove di alimentazione su polli da carne utilizzando integratori naturali in sostituzione degli antibiotici e sperimentazioni atte a valutare gli effetti delle integrazioni lipidiche e polifenoliche sulle performance produttive, qualità della carne e benessere animale. Il personale tecnico e ricercatore offre consulenza tecnica ai neo-allevatori e agli studenti ed ex-studenti che vogliono iniziare ad allevare le specie presenti presso gli allevamenti sperimentali.
https://www.dagri.unifi.it/vp-306-allevamenti-zootecnici-sperimentali.html
Guarda le immagini degli Allevamenti Sperimentali.
Università degli Studi di Padova
Azienda pilota e dimostrativa “Sasse Rami”, I.I.S. Agrario “A. Della Lucia”, I.I.S. Agrario “Duca degli Abruzzi”, I.S.I.S.S. “Domenico Sartor”
Il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente dell’Università degli Studi di Padova ha condotto diversi studi di genotipizzazione su razze locali avicole Venete. Gli allevamenti dei gruppi di riproduttori usati come sottopopolazione rappresentativa delle razze oggetto di studio sono distribuiti principalmente tra le province di Padova, Treviso, Rovigo e Belluno. Queste strutture sono centri di conservazione dedicati alla salvaguardia delle razze locali e della biodiversità.
I centri di conservazione considerati per lo studio delle razze sono gestiti da:
- Veneto Agricoltura – Azienda pilota e dimostrativa “Sasse Rami” di Ceregnano (Rovigo).
L’Azienda pilota e dimostrativa è uno dei principali centri di conservazione in Veneto. Al suo interno sono presenti numerose specie di interesse zootecnico e agronomico preservate dall’impoverimento della biodiversità locale. Le specie/razze/varietà avicole locali in conservazione sono: Ermellinata di Rovigo, Robusta Maculata, Robusta Lionata, Pépoi, Padovana Argentata, Padovana Camosciata, Padovana Dorata, Polverara Bianca, Polverara Nera, Millefiori di Lonigo della specie Gallus gallus; Ermellinato di Rovigo e Bronzato Comune della specie Meleagris gallopavo; Camosciata della specie Numida meleagris; Mignon e Germanata Veneta della specie Anas platyrhynchos domesticus; Padovana della specie Anser anser.
- I.I.S. Agrario “A. Della Lucia” di Feltre (Belluno).
L’istituto agrario “A. Della Lucia” conserva diverse specie avicole, e non solo. Per quanto riguarda gli avicoli, sono presenti le seguenti specie/razze/varietà: Ermellinata di Rovigo, Robusta Maculata, Robusta Lionata, Pépoi, Polverara Bianca, Polverara Nera, Millefiori di Lonigo della specie Gallus gallus; Mignon e Germanata Veneta della specie Anas platyrhynchos domesticus. - I.I.S. Agrario “Duca degli Abruzzi” di Padova.
Dal 1986 l’istituto si dedica alla conservazione delle razze avicole a rischio di estinzione o rare ed in particolare alle razze padovane. Le razze/varietà avicole in conservazione sono: Polverara Bianca, Padovana Argentata, Padovana Camosciata e Padovana Dorata della specie Gallus gallus. - I.S.I.S.S. “Domenico Sartor” – Sede Centrale di Castelfranco Veneto (Treviso) e Sede Coordinata di San Gaetano di Montebelluna (Treviso).
Presso l’azienda agraria dell’istituto vengono conservate sette razze avicole tradizionali venete di tacchino, pollo e faraona. Le specie/razze presenti sono: Ermellinata di Rovigo, Robusta Maculata, Robusta Lionata, Pépoi della specie Gallus gallus; Camosciata della specie Numida meleagris; Ermellinato di Rovigo e Bronzato Comune della specie Meleagris gallopavo.
Guarda le immagini dell’Azienda pilota e dimostrativa “Sasse Rami” di Veneto Agricoltura e dell’I.I.S. Agrario “A. Della Lucia”.
Guarda il poster dedicato alla caratterizzazione genetica delle razze avicole venete preparato da UniPD per l’attività formativa presso i suoi centri di conservazione.
Università degli Studi di Perugia
Stazione Avicunicola Sperimentale
L’Unità di Ricerca in Scienze Zootecniche (UR-SZ) fa parte del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (DSA3) istituito nel 2014. L’UR-SZ deriva dall’Istituto di Zootecnica Generale, che origina dalla Scuola di Zootecnia istituita nel settembre del 1896, e prosegue la tradizione zootecnica radicata nel DSA3.
All’interno dell’UR-SZ è attivo il gruppo di ricerca AGR/20 che si occupa della messa a punto di sistemi di allevamento estensivo e biologico in avi-, conigli- e acqua-coltura. In particolare, sono oggetto di studio la biodiversità nei sistemi alternativi, il microbiota, il metabolismo lipidico e lo stress ossidativo.
L’UR-SZ gestisce la Stazione Sperimentale Avicunicola, situata in località Vestricciano, Ponte della Pietra (PG), dove sono allevati gli animali destinati alle prove sperimentali. La struttura è composta da 3 capannoni destinati all’allevamento (due per l’allevamento avicolo e uno per l’allevamento cunicolo), mentre un quarto edificio è destinato ad attività di servizio (ufficio, laboratorio, spogliatoio, incubazione artificiale, preparazione dei mangimi e rimessa attrezzi).
La Regione Umbria è stata tra le prime regioni italiane a munirsi di una Legge regionale sulle risorse genetiche di interesse agrario con la L.R. 25/2001, a oggi aggiornata con la Legge Regionale n. 12 del 9 aprile 2015 “Testo unico in materia di agricoltura” (nello specifico, artt. 67-71 contenuti al Capo IV “Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario”).
Al fine di tutelare la biodiversità, la Stazione Sperimentale Avicunicola è sede da svariati decenni di allevamento in situ/on farm delle razze avicole Livorno (Nera ceppo Università degli Studi di Perugia, Dorata ceppo Università degli Studi di Perugia, Argentata e Bianca ceppo Università degli Studi di Perugia; Famiglia: Phasianidae; Genere: Gallus Brisson; Specie: G. gallus L.) e Ancona (Famiglia: Phasianidae Horsfield; Genere: G Gallus Brisson; Specie: G. gallus L.). Entrambe le razze, in forte contrazione numerica, sono originarie dell’Italia Centrale e sono costituite da polli leggeri e rustici che ben si adattano a sistemi estensivi.
In seguito alla partecipazione al progetto TuBAvI-2, la Stazione Sperimentale Avicunicola ha introdotto di recente la razza Robusta Maculata, razza italiana di pollo selezionata intorno al 1965 presso la stazione sperimentale di pollicoltura di Rovigo.
Guarda le immagini della Stazione Avicunicola Sperimentale.
Università degli Studi del Molise
Azienda agricola Bramante Giuseppe, Azienda agricola Di Iorio Donato
Il Dipartimento di Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise eseguirà studi sulla valutazione delle caratteristiche produttive e riproduttive delle razze autoctone di tacchino e pollo avvalendosi della collaborazione di aziende agricole esterne che, sulla base di convenzioni stipulate a titolo gratuito, si sono impegnate ad allevare i gruppi di riproduttori oggetto della sperimentazione.
Le aziende, che lavoreranno in sinergia con l’Università degli Studi del Molise, sono:
- Azienda Agricola del Dott. Bramante Giuseppe.
Ha sede legale in Rignano Garganico (FG) ma le attività sperimentali avranno luogo presso le strutture site in San Giovanni Rotondo (FG), C. da Matine.
L’azienda manterrà due nuclei di conservazione di tacchini delle razze Romagnolo ed Ermellinato di Rovigo. - Azienda Agricola Di Iorio Donato.
Assicurerà il mantenimento di un nucleo di conservazione di polli di razza Siciliana presso la propria sede legale ed operativa localizzata in contrada Padulo della Vetica, in agro del comune di Riccia (CB).
Guarda le immagini delle Aziende agricole Bramante e Di Iorio.
Fotografia gentilmente fornita dall’Università degli Studi del Molise
Università di Pisa
Allevamento avicolo Podere Le Querciole
Presso l’allevamento avicolo Podere Le Querciole, del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa e ubicato in località San Piero a Grado (Pisa), sono allevati e conservati a scopo didattico e scientifico avicoli da reddito rappresentati da popolazioni nucleo di alcune razze italiane da uova, la cui genetica risale alla metà del 1900 e giunti presso questa sede nella seconda metà degli anni ’90.
A tutt’oggi sono presenti le seguenti razze: Livorno, nelle tre varietà bianca, nera e blu, Ancona, Siciliana e Robusta Lionata.
Nell’allevamento si svolge il ciclo completo della fisiologia riproduttiva, che comprende le fasi degli adulti riproduttori, degli animali in crescita e dell’incubatoio, dove avviene la conservazione e l’incubazione artificiale delle uova provenienti esclusivamente da questo allevamento. La capienza massima dell’allevamento è di 250 capi. L’allevamento offre agli studenti universitari la possibilità di un’esperienza di pratica zootecnica in campo avicolo per lo svolgimento di tirocini e di didattica pratica in avicoltura. Gli studenti possono imparare dal vivo entrando in contatto con animali che hanno caratteristiche, comportamenti e reazioni poco conosciute, collaborando al governo degli animali in crescita e in fase di riproduzione, partecipando alla gestione delle uova da cova nell’incubatoio, alla valutazione zootecnica degli animali e delle uova ed alla registrazione dei dati produttivi e riproduttivi.
Il luogo dove è situato l’allevamento ha caratteristiche idonee al rispetto delle norme di biosicurezza, essendo isolato da altri allevamenti avicoli e dalla viabilità ordinaria. Le strutture che compongono l’allevamento sono un edificio in muratura che contiene l’incubatoio e la pulcinaia e vari parchetti esterni (20 di 27 mq ciascuno, 10 di 18 mq ciascuno, 3 di circa 10 mq e 6 di circa 4 mq) oltre a vari locali-magazzino in muratura. L’incubatoio si compone di: un ambiente d’ingresso per il ricevimento delle uova; una stanza di conservazione/disinfezione; una stanza adibita all’incubazione; una stanza destinata alla fase di schiusa dei pulcini. L’allevamento dei pulcini inizia in un ambiente protetto rappresentato da un’ampia stanza (pulcinaia) attrezzata con gabbie riscaldate. I piccoli restano nella pulcinaia fino a quando non hanno raggiunto l’impennamento giovanile adatto ad affrontare la vita all’aperto. Dalla terza-quarta settimana di vita, gli animali sono ripartiti nei parchetti esterni in base alla razza per preservarne la purezza e in base all’età per tenere sotto controllo gli effetti della consanguineità. I giovani sono allevati a sessi misti fino a quasi il terzo mese di vita.
Allevamento avicolo Podere Le Querciole [026PI014]
Via Livornese 782 – San Piero a Grado (PI)
Guarda le immagini dell’allevamento avicolo Podere Le Querciole.
Università di Torino
Centro per la Conservazione delle Risorse Genetiche Avicole Locali
Il Centro per la Conservazione delle Risorse Genetiche Avicole Locali nasce nel 2014 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Veterinarie (DSV) e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) con l’obiettivo di tutelare il patrimonio genetico delle razze avicole piemontesi acquisito nel tempo, consolidando così l’attività di conservazione in situ. Il centro è ubicato a Carmagnola presso il centro di allevamento del DISAFA.
Il recupero delle razze tradizionali piemontesi di pollo, la Bionda Piemontese e la Bianca di Saluzzo, nasce alla fine degli anni ‘90, con la proposta di Slow Food di istituire alcuni presidi allo scopo di valorizzare prodotti di pregevoli qualità organolettiche, ma a rischio di estinzione (https://www.fondazioneslowfood.com/). Si è pertanto avviata un’attività di recupero che ha trovato nuovo slancio nel 2012 grazie all’istituzione dei presidi di razza, all’inserimento dei prodotti nell’elenco ministeriale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) e alla nascita del Consorzio per la tutela e la valorizzazione della bianca, della bionda e del coniglio grigio di Carmagnola.
Nel 2011 è stato avviato da parte del DSV un programma di caratterizzazione, conservazione e valorizzazione delle due razze piemontesi. Presso le strutture del DISAFA è stato allestito uno stabulario sperimentale per la detenzione dei riproduttori, presso cui sono stati allevati circa 200 individui di ciascuna delle due razze, organizzate in famiglie. Nella struttura del Centro sono presenti 24 box che presentano una parte coperta (di 2,2 x 3,5 m), un parchetto esterno inerbito (di 2,2 x 4,5 m), un impianto di incubazione (capacità 1300 uova) e una pulcinaia climatizzata con 24 box identici. Sono inoltre disponibili 40 recinti mobili (1 x 1 m) da utilizzarsi come ulteriore pulcinaia. Il Centro ha adottato un piano innovativo di gestione riproduttiva, basato su dati molecolari, che ha portato alla massimizzazione del mantenimento della variabilità genetica e alla riduzione della consanguineità.
Il lavoro svolto dal Centro di Conservazione è stato riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e l’Associazione Italiana Allevatori (AIA) nel 2016 ha notificato il riconoscimento di centro di riferimento per le razze avicole autoctone, avendo riscontrato le caratteristiche necessarie per essere riconosciuto come allevamento nucleo o di selezione come previsto dagli artt. 10 e 12 del vigente Disciplinare del Registro Anagrafico delle Razze Avicole Autoctone. Inoltre, è stata avviata una collaborazione tra AIA e Centro di Conservazione per contribuire alla costituzione del Libro Genealogico delle razze avicole autoctone previsto dal D.M. n. 19536 del 01-10-2014.
Il Centro di Conservazione collabora con il Consorzio per la tutela e la valorizzazione della bianca, della bionda e del coniglio grigio di Carmagnola, offrendo supporto tecnico scientifico agli allevatori e promuovendo iniziative per la valorizzazione e la diffusione delle razze avicole piemontesi.
Il Centro di Allevamento DISAFA è provvisto di autorizzazione ministeriale (Decreto autorizzativo n. 182/2010A del 03/11/2011).
Per informazioni
Università di Torino – Dipartimento di Scienze Veterinarie
Prof. Achille Schiavone
Tel. 0116709002
Email: achille.schiavone@unito.it
Guarda le immagini del Centro per la Conservazione delle Risorse Genetiche Avicole Locali.